C’è un aspetto della Pandemia che pochi considerano.
Lo spazio e il tempo si sono modificati; la nostra mente è rimasta chiusa in una camera di fronte ad uno schermo. Il nostro mondo interiore ha subito delle modificazioni, come quando ti trovi in guerra… nascosta dentro ad un buco per settimane ad attendere un momento di pace e di libertà.
Mi confronto ogni giorno con gli adolescenti e con la mente rinchiusa in uno sgabuzzino, spesso a fare a pugni con i propri pensieri e le paure.
Gli sportivi poi hanno subito il colpo più grande, di fermare la loro macchina preferita: il corpo.
Un luogo dove esprimevano una parte della loro vita, un luogo dove affrontavano le sfide e rimanendo sul presente si costruivano il futuro.
Poi si aggiunge un altro elemento, il corpo (come è naturale che sia) si modifica, ma invece di svilupparsi in movimento e con la ricostruzione di uno schema corporeo in armonia con esercizi costanti e le ripetizioni, si trovano di colpo con 10 cm in più e lì arriva la crisi.
Arriva quando i tuoi piedi toccano a terra dal tuo attrezzo preferito, oppure non prendono più la palla o il nastro come una volta … arrivano quando hai paura di saltare perché le tue leve che ti rassicuravano cosi tanto fino a qualche mese prima sono cambiate di colpo e in modo inaspettato e lì arriva la frustrazione, il senso di perdita, la paura e la voglia di mollare tutto.
Poi quando capisci che tutta una questione di sviluppo e quello che stai provando è naturale, ancor di più in questo momento … i mal di pancia spariscono e cominci a respirare, ricominci a pattinare e riparte la voglia di accettare le sfide.. e a volte anche di vincere.
Non hai abbandonato … hai solo accettato di DIVENTRE GRANDE e questa è la vittoria più importante.
Dott.ssa Fabiola De Paoli
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