Incontro Roberto Bassetti nel suo studio di registrazione tanto tempo fa.
In quella fase della mia storia professionale stavo già pensando a come rendere fruibile la psicologia attraverso le arti comunicative.
Lavorammo in studio per alcune sperimentazioni che riguardavano la presentazione di libri; infatti per alcuni momenti sono stata chiamata da appoggio ad autori di libri per bambini, per il progetto NATI PER LEGGERE.
Il mio compito era osservare e raccontare quanto nelle storie degli autori ci fosse lo sviluppo umano.
Durante il mio percorso di specialità ho partecipato a Padova a corsi su Fiaba e narrazione e l’”arte del fiabare” mi è sempre sembrato uno strumento incredibilmente trasformativo.
L’ultimo lavoro è stata la presentazione di un libro dal titolo “sei arrivato tu” ed. Mercurio di cui troverete tutti i riferimenti nella pagina @ilbandolodellamatassa dell’Associazione Attivalamente … e il corpo.
Roberto nei sui video ha colto le sfumature dei messaggi che volevo portare alla luce durante questi incontri, ma vi racconto un episodio che mi ha colpito molto.
Immaginate quante volte si ripete una frase in uno studio di registrazione?
Immaginate quante volte i dettagli si sentono o si vedono?
Con lui ho imparato una cosa importate, ascoltare il suono …
Vi sembrerà incredibile ma questo mi ha acceso un faro verso l’ascolto della voce in terapia; il ritmo, la frequenza, le pause e le parole morbide o dure.
Essere in ascolto è la parola chiave.
Vi dico un segreto … ogni volta che il materiale sembra pronto, arriva lui che cambia un dettaglio e tutto torna.
Un’altra cosa che ho imparato è stata TOGLIERE TOGLIERE …. Il materiale è sempre troppo TAGLIA TAGLIA, dillo così, ascolta il ritmo della tua voce.
Una esperienza che non posso dimenticare e il RITMO sarà al centro del nostro lavoro perché è il collegamento diretto tra MUSICA E SPORT.
Grazie Roberto per essere nella SCATOLA
Fabiola
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